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21 febbraio, 2015

Blog: Aria Pura

Una riflessione ogni tanto sul perchè si scrive un blog va fatta, non una giustificazione, beninteso, ma semplice constatazione.

Oggi la funzione di testimoniare e fornire aggiornamenti in tempo reale è stata assunta dalle reti sociali e dagli sms/whatsapp. 

Dopo tutto i post di un blog, quale che sia l’urgenza con cui vengono composti, richiedono un uso esteso del linguaggio e una qualche formattazione, i blog non possono sperare di competere con i social-network  quanto a sveltezza e tempestività. 

Né possono competere con Facebook e Twitter come forum di discussione. 
Inoltre i troll di Internet hanno parecchio contribuito a fare dello “spazio commenti” un lusso che solo i siti web economicamente più forti possono affrontare e quindi va limitato con artifici automatici che rendono complicato il comunicare, per forza di cose rallentato e non immediato.

Però uno degli aspetti più divertenti del blogging è che non ha bisogno di intermediari.
Puoi renderlo disponibile per fare cassa acustica a chi ti pare in completa libertà.

È una forma di espressione che non richiede né ragione né ricompensa, né pubblico né causa e come tale è quanto di più puro e piacevole si possa immaginare.

Questa libertà a me consente di passare serenamente dagli argomenti più seri ed articolati a delle cagate galattiche con grande leggerezza, 

Ma non è solo questo: nulla nel tenere un blog è sorprendente quanto il puro piacere di farlo.

Per me è aria pura
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