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24 febbraio, 2015

Laguna (In)Felice

































"Il Comune di Marano ha avviato l’iter per l'attivazione della procedura di richiesta di tutela Unesco per quel patrimonio di tradizione e cultura che i 53 casoni della laguna rappresentano. 
Il casone è stato per secoli la prima casa della gente della laguna, riparo dalle intemperie, ricovero delle attrezzature e baluardo di difesa dagli aggressori.

Non solo tutela e mantenimento di questa parte importante della storia maranese a contatto con la laguna, ma anche forma di sviluppo e occupazione per i giovani. Infatti, in controtendenza con gli ultimi decenni, oggi a Marano ci sono diversi giovani che stanno riprendendo in mano le tradizioni"

Titola così un' articolo sul Messaggero Veneto di questi giorni.
Questo porta a riflettere sulla differenza di attenzione che il nostro Comune riserva al proprio territorio.

In questi giorni, infatti, parecchi concessionari di casoni nel nostro territorio mi hanno contattato, lamentandosi e preoccupandosi, che gli uffici comunali preposti li hanno informati che si devono occupare a loro spese dell' accatastamento della realtà in loro concessione, cosa che comporterà una spesa notevole.
Ora io so che l' accatastamento è compito precipuo del titolare del bene (il Comune) non dell' affittuario (concessionario) il fatto poi di metterlo sotto velata minaccia che, se non lo si fa, il rinnovo contrattuale non avverrà, non mi pare una pratica da buon padre di famiglia quale dovrebbe essere il Comune nei confronti dei suoi cittadini.

Queste diversità di interesse del territorio tra Comuni, similari per tradizioni e storia, fa arrabbiare gente che, se pur privilegiata per avere una concessione delle zone lagunari, ci ha speso una vita e una valanga di denaro nella manutenzione e cura di mote e manufatti che se abbandonati a loro stessi degradano in quattro e quattr'otto mostrando invece che una Laguna felice una Laguna disfatta.

Una differenza di sensibilità notevole anche se, a mio parere, la tutela dell' Unesco, a parte l' iter lunghissimo e difficile da espletare per ottenerne lo Status, non va bene i nostri casoneri.
I nostri a differenza di quelli maranesi ci hanno sempre abitato in Laguna e se è arrivata così fino ai nostri tempi il merito è solamente loro, dei loro figli e nipoti,  non hanno bisogno di nessuna tutela che gli indichi la via da percorrere per la conservazione di un bene che considerano casa loro.

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1 commento:

rm ha detto...

Grazie Ennio, dai più remoti tempi dell'uomo, grazie!