Cerca nel blog

14 ottobre, 2016

Il Grande Banco di Sabbia- La Mula di Muggia





Il Banco della Mula di Muggia.


La cartografia e i rilievi recenti attestano che il Banco è in continua evoluzione: in 100 anni ha modificato la sua forma superficiale, avvicinandosi alla costa e contemporaneamente migrando sempre più verso Ovest.

 Pertanto si può considerare il prodotto di un processo trasgressivo, che ha interessato parte dei vecchi depositi deltizi isontini, come anche quelli più recenti, e che attualmente modifica la sua forma in funzione delle caratteristiche dei venti regnanti e dominanti in zona. 
La Bora ruggisce sul Banco, la su la Mugia, si spacca l'acqua.

La serie di grandi banchi di sabbia davanti alla Pineta, al largo a circa 1,5 miglia dalla costa, hanno nome "la Mula di Muggia" o in gradese "la Mugia"

Formatisi per il gioco di correnti marine che spingono le sabbie provenienti dall'Isonzo verso ovest formando una formidabile barriera che difende la pineta dallo scirocco, con l'effetto collaterale però di provocare l'impaludamento della parte terminale che finisce con la spiaggia di Pineta.

Grandi depositi di molluschi di tutti i tipi, ma soprattutto di vongole e capelunghe, sono stati per decenni il luogo di lavoro per le nostre mamme e nonne che integravano così i magri guadagni degli uomini in mare.

Quello che incuriosisce è l' origine del nome Mula di Muggia.

Una risposta pragmatica la da il Dott. Ferruccio Degrassi, descrivendo nel suo libro "All' ombra di S.Michele"  il dorso di mulo (mula) che forma il lato terminale del grande dosso e la direzione dello stesso da Grado verso Muggia guardando dalla diga del paese.

Una risposta più romanzesca e tragica la da la tradizione orale popolare che racconta della tragedia di un padre muggesano che portava un carico di vino a Grado accompagnato dalla figlia sedicenne e naufragato per un improvviso temporale sui quei banchi esterni.

Lui si salvò ma perse la figlia che non fu mai più ritrovata, da cui la dedica del nome Mula di Muggia.

Questo giustifica le storie raccontate delle nostre nonne per metterci paura e al soffiar della bora ci dicevano che gli spiriti del mare urlavano con rabbia su la Mugia e di fare i bravi altrimenti sarebbero venuti a prenderci. 





 Buora
La riva cò l’ alba
un fistio e duto un sbateo
La Regina dei vinti
rompendo barcuni la va riando
a Gravo, fando mulineli.
La su la Mugia ze duto un spiumeo
par pianto la so vose, un lamento.

Share/Bookmark

Nessun commento: