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08 ottobre, 2017

Ottobre, tempo magico


immagine del  Bufulin  disegnato da Dino Facchinetti

Ottobre.

Un tempo non lontano era considerato il periodo magico, quando l' inizio dell' autunno, le sempre più frequenti giornate di maltempo e i primi freddi obbligavano a stare a casa stretti attorno al fuoco e, per passare il tempo, le fiabe e le storie, riportavano l' immaginario collettivo verso un mondo magico di paura, di ammonizione.
Eppure, più che ricorrere a sortilegi e alla magia, la nostra gente per proteggersi da questo mondo spiritico e favolistico si affidava alla religione, alla fede.

Nei momenti bui, scafati e burberi pescatori di mare o di palude, mamme con squadroni di figli invocavano la Madonna il Signore i Santi.
Un' eloquente testimonianza sono gli ex voto affissi al Santuario della Madonna di Barbana.

Ma cosa erano in fondo le immagini di questi esseri mostruosi, erano gli abitanti del mondo creato dalla nostra immaginazione, dai sogni, dagli incubi.
Era un mondo sotterraneo che si nutriva di cose irreali nella concretezza materiale ma non privo di realtà, stimolata dalle nostre paure inconscie.
Ovvio che ciascun individuo ne subiva l' impatto in modo diverso ma collettivamente erano affrontati con la fede nel supremo, in quel Dio che raccoglieva e proteggeva tutti.

Oggi i nostri mostri  sono altri e  sollecitano giornalmente la nostra immaginazione con i mezzi di informazione di massa, purtroppo sono molto più reali e anche se ti rivolgi al Dio in cui credi non è che spariscano perchè ti ritrovi solo.

Non esiste più cemento sociale e la cifra connotante la nostra epoca è la solitudine. 
Quindi strane fantasie, rancori, violenza. 
I nuovi mostri.

La verità è che dentro non siamo più solidi: è saltato il nostro antico contesto antropologico che si basava sulla cattolicità, sulle tradizioni popolari, sulla famiglia, sul villaggio.


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